Sono spesso precisi (qualcuno quasi maniacale) nel classificare i testi, e qualcuno bacchetta i propri lettori, che scompigliano un ordine continuamente rincorso, e mai raggiunto.
Ma si comportano allo stesso modo nelle loro case? Si occupano con amore delle librerie personali o familiari?
Qualche collega mi ha raccontato come tratta il patrimonio librario che possiede davvero nella sua abitazione, e io ho riordinato queste confessioni, per portarle fuori dal grande gruppo Facebook dove le ho raccolte, ritenendo che il bibliotecario, figura pubblica, sia una di quelle che desta maggiore curiosità e che è ricca di luoghi comuni (Ha dei libri? Li legge? Ha gli occhiali? Ha spesso in mano la tazza per il tè? Vuole che si faccia sempre silenzio? Ama i gatti? Che pigiama indossa?).
Una delle biblioteche di Niccolò |
Le "sedi" delle librerie personali
Molti hanno "spezzato" la propria raccolta libraria in varie abitazioni, per ragioni di spazio.
Flavio racconta che ha una libreria distribuita tra la Sicilia e Praga, dove vive e lavora.
Anche Niccolò descrive la biblioteca sua e di sua moglie come "sparsa" tra l'attuale abitazione e le case dei rispettivi genitori (in tutto, ipotizza di avere complessivamente circa 4.000 libri).
Manuela ha seminato volumi in tre case: dai suoi genitori ci sono tutti i libri dell'era scolastica (classici greci e latini, narrativa, i libri di lettura dalle medie in poi, Calvino, De Amicis, Dante, Stendhal, Viganò, vicino a Dahl, Alcott, Terry Brooks e ai Liala di sua mamma); da sua zia che la ospitava ai tempi dell'università sono presenti i libri di testo, altri classici, saggistica, romanzi e molti fumetti. Nella sua sede attuale ha creato delle sezioni: cataloghi e libri d'arte in salotto, narrativa, graphic novel, e divulgazione vicino alle camere, sezione ragazzi nella stanza delle bambine, storia locale in taverna, digital library in cloud. "E' tutto in allegra anarchia, e in eterno movimento tra comodini, tavolini, piani d'appoggio.", dice.
Libri e spazi domestici
Il libro cartaceo è un oggetto fisico, che occupa spazio. Come se la cavano i bibliotecari nel trovare un equilibrio tra luoghi per i libri e luoghi per sé?
Maria Antonietta spiega "I miei libri e quelli di mio marito si trovano in 4 librerie, alcune piccole e altre grandi. Si trovano anche in una cassapanca e sparsi un po' ovunque per casa. Non ho libri solo nei bagni."
Paolo, che ha circa 5.000 libri, dice la stessa cosa: restano liberi solo i servizi e lui e la sua famiglia sono arrivati al punto "O noi o i libri".
Una delle librerie di Marino |
Luca non possiede una biblioteca, ma, con i suoi 10.000 volumi, è lei a possedere lui. Ha esaurito le zone libere, ma non è ancora sazio di vita e quindi di libri.
Marino ha librerie sparse tra soggiorno, corridoio e studio.
Gianluca dice che, essendosi trasferito in un bilocale con i suoi gatti, ha scelto di donare gran parte dei suoi volumi alla biblioteca nella quale lavora (mangiandosi le mani in questo periodo di quarantena, nel quale qualche libro in più a casa sarebbe stato utile). Mary è dispiaciuta per il fatto che, avendo vissuto numerosi traslochi, la sua biblioteca è decimata.
Enza, a seguito di lavori di ristrutturazione della propria abitazione, e anche per il fatto che il solaio stava cedendo, ha deciso di dedicare ai libri suoi e del marito (circa 8.000) un'intera stanza al piano terra.
Catalogazione
C'è chi si ricorda perfettamente la localizzazione dei libri come Flavio, chi utilizza un file Excel come Paolo, e chi si aiuta con un'app, anche per non rischiare di acquistare nuovamente un libro che si possiede già (MyLibrary o simili).
Eugenia sostiene di ricordare perfettamente dove si trovano i libri catalogati nei fondi che ha sistemato al lavoro, ma di non trovare mai i suoi!
Eugenia sostiene di ricordare perfettamente dove si trovano i libri catalogati nei fondi che ha sistemato al lavoro, ma di non trovare mai i suoi!
Ruggero afferma "La mia biblioteca non conosce il Dewey. Tutto sta, rigorosamente, in ordine alfabetico. Gli eretici sono a fianco a fianco degli ortodossi, le sante vicino alle puttane. Reazionari e rivoluzionari, conservatori e liberali, del pari, felicemente convivono."
Denise suddivide le narrative per nazionalità (italiana, francese, inglese, tedesca...) e, all'interno, gli autori stanno in ordine alfabetico.
Francesca definisce la sua raccolta libraria " Una babele messa insieme per casa editrice, a volte per collana e a volte 'quel che mi interessa al momento' "
Maria Antonietta ha suddiviso per genere il suo posseduto.
Una delle librerie di Denise |
Scarto
Denise ha approfittato di questi giorni per fare scarto, quell'operazione di revisione delle raccolte malvista da molti lettori, eppure necessaria. Molti altri vorrebbero farlo, e lo dichiarano a gran voce, come se volessero convincersi. Qualcuno, come Marino, dice di aver dovuto eliminare, a malincuore, qualche raccolta di fumetti. Il bibliotecario, come qualsiasi amante dei libri, fa fatica a buttarli via. Sappiatelo.
Argomenti e curiosità
Luca possiede libri d'arte, di filosofia, letteratura, classici, e una piccola sezione di libri antichi, sulla quale sta dirigendo sempre più le sue attenzioni e risorse, anche economicamente parlando. Ama molto Borges, cui sono dedicati alcuni ripiani, perché ha acquistato tutto quello che è stato pubblicato, negli anni, in Italia.
Niccolò e sua moglie hanno moltissima saggistica, accumulata soprattutto durante gli anni universitari, ma anche molti libri per bambini per ragazzi, parecchi gialli e fumetti. Anche a Laura piacciono i gialli, libri di storia e arte: si ripromette di leggere tutti quelli che ha acquistato nel tempo in modo compulsivo, a un certo punto della sua vita.
Uno scorcio della biblioteca di Enza |
Flavio ama le opere che trattano argomenti umanistici "di dettaglio".
Marino possiede saggi sul cinema, romanzi, albi di fumetto, teatro, ma nei suoi scaffali conserva anche cd e dvd.
Paola conserva una nutrita sezione sulla tragedia greca.
Alessia ha dedicato un piccolo settore ai volumi autografati.
Maria Antonietta scrive sempre sui suoi libri data e luogo di acquisto.
Il 60% della biblioteca di Enza consiste in volumi specialistici di botanica, strumenti di lavoro del marito; il resto è composto da testi di arte, architettura, storia e fumetti.
E io?
Ho una libreria vasta e spalmata in tre province diverse. Non ho mai catalogato totalmente ciò che possiedo: esisteva un file Excel nel quale, tempo addietro, ho registrato, assieme a mia mamma, i libri della biblioteca dei miei genitori. Ho spesso delegato la cura degli scaffali di casa a mio marito. Abbiamo molta saggistica, parecchi classici, libri di discipline specialistiche, che piacciono all'uno o all'altra e che difficilmente si trovano nelle biblioteche. Per nostro figlio abbiamo comprato molto e lo facciamo ancora, sempre con grande piacere, con l'idea che, soprattutto per i piccoli, "i libri sono per l'uso".
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